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domenica 14 dicembre 2014

"questa casa ha le gambe, come si racconta nella Fiaba, e a dire il vero ha girato un bel po' su queste gambe,mi ha fatto incontrare tante persone, e mi ha portata in molti luoghi"



anello fiaba di Elisabetta Tognetti Baba Jaga Gioielli

"C'era una volta e una volta non c'era" una serata da passare su sedie o cuscini, con una "maga" che ci legge una fiaba, filtri di tisane che aspettano di tuffarsi nell'acqua bollente e un odore magico  e di spezie che si propaga nell'aria; in un angolo ritratti di Streghe barbute e belle Principesse, accanto, gioielli che non solo brillano, ma fanno volare con la fantasia...

un particolare di Baba Jaga d'Inventati&Recuperati


Ieri sera, come già avevo annunciato sul blog ormai un mese fa, si è svolta la serata organizzata da me, Elisabetta Tognetti, Francesca Torre e la Libreria il Filo Rosso di Calenzano, "una fiaba in libreria..."

Molte persone ci hanno seguito nel mondo incantato della Fiaba, prima con l'introduzione di Elisabetta Tognetti, e successivamente attraverso la Lettura  (con la "L" maiuscola!!!) di Dalia Zipoli, che ha coinvolto tutti fino all'ultima parola, tanto da farci sospirare un: "ah ma è già finita? Peccato"

In seguito, sorseggiando tisane e gustando biscottini ai semi di papavero, ci sono stati commenti, domande sul significato della fiaba, sui personaggi e sugli archetipi che rappresentano; le persone, incuriosite, hanno sfogliato i libri, hanno potuto osservare i lavori miei e di Elisabetta, la proiezione di Francesca Torre sulla "Casa Viva", e i manufatti in ceramica di Terragaia selezionati per l'occasione...

la casa gioiello di Elisabetta Tognetti Baba Jaga Gioielli


Vassilissa la bella, acquerello d'Inventati&Recuperati Caterina Metti

"Se ti perderai e avrai bisogno di aiuto, domanda a questa bambola che fare, e sarai assistita. Tieni la bambola sempre con te. Non parlarne a nessuno, e nutrila quando ha fame. Questa è la promessa di mia madre e la mia benedizione.”

allestendo con Elisabetta 


l'ultima parola a Baba Jaga, la saggia:

Baba Jaga d'Inventati&Recuperati


“Il lungo mento era ricurvo verso l’alto e il lungo naso verso il basso, così si incontravano al centro. Aveva una una barbetta a punta tutta bianca e verruche sulla pelle per il suo commercio con i rospi. Le unghie nere erano spesse e ricurve e tanto lunghe che non poteva chiudere la mano a pugno.”









2 commenti:

  1. mi si scalda il cuore quando vedo e sento queste cose, così piene di passione, così belle, così intelligenti e anche coraggiose. brave tutte!

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    1. Grazie Sandra, l'iniziativa l'ha presa Elisabetta che ci ha trascinate tutte con entusiasmo, e poi ognuna di noi ha dato il suo contributo... Ascoltare la fiaba mi ha fatto tornare bambina... Penso un po' per tutti sia stato così.

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