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mercoledì 27 febbraio 2013

Tortine allo Zenzero e Cocco (quelle che piacciono alle Fate)



Guardando le casine delle Fate che ha realizzato babbo Riccardo ha cominciato a farsi strada in me l’idea di realizzare un dolce che le accompagnasse bene.

Le casine delle Fate sono oggetti ornamentali, come si vede nella foto, ma portano con se’, perlomeno per quanto mi riguarda, un grosso “bagaglio immaginifico” ( se può di’???).
Bello leggere “Peter Pan nei giardini di Kensington” con un dolcetto così in mano, un dolcetto che sa di esotico, ma che ricorda così tanto il nostro “limone” mediterraneo;  tanto per far capire, che “l’avventura” si trova anche in un limone, se si ha la sensibilità giusta per sentirla.

Cosa c'entra l’esotico con le Fate?

Principalmente il Mondo Fantastico e la ricerca dell’ “Esotismo” (caratteristica letteraria sviluppata già prima di  M. Barry) sta a significare non solo la ricerca d’evasione da una realtà che non ci appartiene e nella quale non riusciamo ad esprimerci e a realizzarci, ma nel caso più specifico di Peter Pan, il Mondo Fantastico si apre nel giardino dietro l’angolo e rappresenta un passaggio, naturale e biologico dell’essere umano, ma allo stesso tempo un passaggio interiore che si concretizza nello sviluppo e nella formazione dell’identità.
 
 
illustrazioni di Arthur Rackham
altre sue stampe qui
 

Ma adesso veniamo alle tortine!
 

Ingredienti:

per la Pasta Frolla croccante:  (è una rivisitazione della frolla utilizzata per una crostata da Cavoletto di Bruxelles qui il link alla sua ricetta)
250g di farina

125g di burro non troppo freddo
2 tuorli
2 cucchiaini (o più) di acqua fredda
100g di zucchero

 

Per la crema pasticcera allo zenzero:
3 tuorli
3 cucchiai rasi di zucchero
3 bicchieri di latte
3 cucchiai di farina (o 2 e ¼ di fecola di patate)

Un pezzetto di zenzero grattato finemente

 

Altri ingredienti:

farina di cocco
zenzero grattato
acqua
zucchero
fragole
zucchero di canna

 

Per prima cosa grattare la radice di zenzero finemente, fino ad ottenerne un cucchiaio raso.

In una padella antiaderente versare lo zenzero, e circa 16 cucchiai d’acqua, e 8 di zucchero e far sobbollire, non deve caramellare, deve solo sciropparsi, quindi, nel caso il liquido si ritirasse troppo, aggiungere un po’ di acqua.  Lasciar raffreddare.

Adesso va preparata la pasta frolla; col procedimento classico, sbriciolare il burro con la farina, poi aggiungere le uova e da ultimo l’acqua fredda (q.b).

L’acqua fredda in questo caso contribuisce a rendere la frolla più croccante.

Fare una palla, avvolgerla nella pellicola e far riposare in frigorifero una mezz’ora.

Ora preparare la crema: mettere a bollire il latte, a fuoco basso, con un cucchiaino di zenzero grattato, nel frattempo sbattere le uova con lo zucchero a aggiungervi la farina setacciata; quando il latte sta per bollire, togliere dal fuoco e versarvi a filo il composto delle uova mescolando velocemente con la frusta, dopodiché rimettere sul fuoco continuando a mescolare velocemente.

Una volta pronta, trasferire in una bacinella per facilitarne il raffreddamento, cospargerla con lo zucchero e coprirla con la pellicola (deve stare aderente).

A questo punto, spianare la frolla, e foderare gli stampini da tartelletta, bucherellare con la forchetta e, con gli albumi rimasti spennellare (servirà a dare croccantezza al guscio). Mettere in frigo.

Alla crema aggiungere un cucchiaio di farina di cocco e mescolare bene.

Trasferire la crema nelle tartellette, cospargere con cocco e zucchero di canna e cuocere in forno a 180° i primi 5 minuti con modalità statica (sopra-sotto), successivamente  impostare sul ventilato, ricordandosi che questa modalità alza la temperatura del forno, quindi abbassarla di 10° perlomeno.

Quando le tartellette saranno ben cotte e lo zucchero sopra si sarà brunito, tirarle fuori dal forno per raffreddarle, e appena sarà possibile tirarle fuori anche dagli stampini.

A parte lavare e tagliare le fragole in 4.

Disporre le fragole sulla tartellette, e lucidarle, servendosi di un pennello da cucina, con lo sciroppino allo zenzero preparato all’inizio, poi spolverare con il cocco.

 

Mi sono immaginata che queste tortine fossero perfette mangiate con le amiche di fronte ad una tazza di tè ;)


Qui vi riporto il consiglio prezioso che mi ha dato la mia amica Claudia:


"Cara Caterina, la ricetta mi fa venire l'acquolina in bocca. Vorrei farti una proposta: quando prepari la prossima volta la ricetta, invece del burro, usa il ghee, cioè il burro chiarificato (il burro viene bollito, eliminando le proteine animali e la parte acquosa): cambia completamente proprietà, non aumenta il Colesterolo, stimola il fuoco digestivo e migliora la freschezza della carnagione e la luminosità cutanea, agisce da afrodisiaco.

Non so, ma poi è anche molto buono, ha un aroma particolare....da burro cotto e vaniglia.


E solo un suggerimento. Ho visto che ci sono il ginger, re delle spezie, e il cocco, sempre buono ma particolarmente adatto a rinfrescare mente e corpo. Il ginger, chiamato anche zenzero, è un rizoma asiatico, portatore di tante proprietà benefiche che trova applicazione in tutte le cucine tradizionali asiatiche, e si sta facendo conoscere anche qui in Europa. Ha un sapore amaro e piccante ed è un ottimo rimedio per contrastare l’arrivo di influenze e raffreddori. Come il ghee, è ottimo per ridurre il colesterolo “cattivo”. Nell’Ayurveda la buona digestione è il fondamento per una buona salute. Siccome il ginger ha un sapore dolce nella seconda fase della digestione, quella non percepibile dal gusto, non disturba persone che hanno tanto calore nel corpo, anzi, il ginger ha un effetto rinfrescante sul organismo, nonostante stimoli il fuoco digestivo.

 Per fare il ghee:

Mettere il burro tagliato a pezzi da 100 gr. Si scioglie a fuoco moderato e quando è sciolto, si alza il fuoco e si porta ad ebollizione. Appena la superficie è coperta di schiuma, mescolare delicatamente e abbassare il calore al minimo. Lasciare sobbollire indisturbato, senza coprire, finché il sedimento sul fondo della pentola passa da un colore bianco a un colore dorato, e il ghee diventa trasparente. Si filtra con un panno di cotone molto sottile. Importante: usare burro biologico!!!

 
per contattarla e vedere più da vicino il suo lavoro:
Claudia Brebeck
http://www.artandayurveda.com/
 
 


 

 

 

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