Pages

mercoledì 23 aprile 2014

Scampolo di Primavera #1#

"Petali"

"La Delicatezza non è necessariamente l'opposto della Forza"

scenografia di Caterina Metti




fiori realizzati con pagine di libro e carta riciclata...

domenica 13 aprile 2014

Sogni di vento e colori accesi...

Ho colto l'occasione al volo.

Da ieri al Barsport di Calenzano ci sono 4 miei acquerelli appesi alla parete (per i più affezionati...sopra i salati e la pizza a taglio. 

Inutile parlare della soddisfazione e della sensazione piacevole che si è diffusa in tutti i miei capillari, quella è scontata, ma quello che non è scontato sono i ringraziamenti, perchè per me, questo è un traguardo, come lo è stato pubblicare 4 disegni per la Loescher.

Devo ringraziare tante persone, per la fiducia che hanno, e stanno riponendo in me, e per i consigli che mi danno.


Per il Barsport ho pensato di celebrare la Primavera, l'ho rappresentata sotto 4 vesti diverse: una Metamorfosi, un' Attesa, un Viaggio, e una Scoperta.




La Metamorfosi:




Dai rami spogli cominciano a spuntare gemme, sbocciare fiori... e poi nuove foglie verde acceso, i fiori cadono, e i frutti maturano pian piano.

E' come se la primavera implicasse una Metamorfosi, gli elementi cambiano, e dove esiste un bulbo, o una radice, in superficie puoi vedere un fiore.

Così, da questo papavero si crea una vita nuova, come la farfalla che esce dalla crisalide che ha costruito quando era bruco.

Una donna con i tratti della Sfinge nasce nel fiore, il suo flusso vitale e la sua anima stanno nelle radici, la leggerezza del suo vestito è la stessa impalpabile dei petali; 


Comincia la stesura del colore






Se ci si sdraia in un campo di papaveri a volte la si può vedere, mentre il vento le muove il vestito, producendo quel fruscio impercettibile che si può certamente sentire se nella mente riusciamo a fare silenzio.

Allora, quando la si vede, è tempo di porre domande a quest'Oracolo che è la Sfinge, interrogarsi, sognare ad occhi aperti e progettare.



L'Attesa:




Le stagioni arrivano, si susseguono, come l'età, come gli stati d'animo, come le opportunità della vita. 

Per risorgere dalle proprie ceneri bisogna prima bruciare per qualche cosa, un sentimento, una passione, un dolore, e poi attendere il Nostro tempo per sbocciare, per realizzare, per creare.

Ma l'Attesa è importante, perchè da essa nascono le idee, crescono nelle nostre tasche e dalle punte dei nostri capelli; 
 idee e pensieri come fiori e ramaggi che invadono lo spazio circostante e lo colmano, arricchendolo.

L'Attesa "ci rende fioriti", amplia i nostri punti di vista, e ci fa misurare con noi stessi.



Il Viaggio:





Il Viaggio serve a ricercare un posto nuovo o migliore, dove ci si possa stupire e volare con la fantasia; 
tutto quello che ci serve è una zolla di terra rotonda, dei rocchetti di filo, un ditale e un ago. 






Viaggiando la zolla raccoglie semi portati dal vento, e diventa quasi un piccolo prato rotondo infestato da radici.

Questi fioriranno mostrando ciò che si è appreso, tutto quello che ci ha fatto riflettere, i segni che ci portiamo dentro.





Il viaggio finisce quando si è trovato quel che si cerca, e può non coincidere con il raggiungimento della destinazione, ma semplicemente saper riconoscere ciò che si vuole, e decidere di fermarsi.



La Scoperta:




La Primavera può essere paragonata ad una sorta di Epifania: 
potremmo scoprire che dentro di noi c'è un microcosmo da coltivare e da proteggere, e questa percezione potrebbe sopraggiungere improvvisamente mentre si beve un caffè o incontriamo una persona che ci è molto cara.

Aprendo gli occhi su noi stessi nascerà la consapevolezza di difendere quei bellissimi fiori, la nostra interiorità, anche da quelle erbacce infestanti che noi stessi ci creiamo o che la vita ci ha portato a creare.

mercoledì 9 aprile 2014

"Petali" La delicatezza non è necessariamente l'opposto della forza



 

Per il secondo anno consecutivo l'Associazione Musicale Jazzy ( per il blog clicca qui ) ci presenta il suo spettacolo di Primavera, che si svolgerà SABATO 19 APRILE 2014 alle ore 21.00
presso il c/o Teatro “il PROGRESSO” via Vittorio Emanuele II, 135 Firenze


Quest'anno il tema centrale della serata saranno le Donne, vivremo attraverso la "voce narrante" di Tatiana Castellani, e i brani scelti dagli allievi dei Corsi di Canto, Chitarra e Batteria, fasi della vita, situazioni e stati d'animo dell'universo femminile, la forza, le debolezze, le insicurezze e le rivalse, le violenze e l'accettazione del se'.


SCHEDA SPETTACOLO:
 

                                                                 "Petali"
                                       La Delicatezza non è necessariamente l'opposto della Forza (J.B)

spettacolo musicale ideato e scritto per la

FESTA DI PRIMAVERA

presentato e “narrato” da TATIANA CASTELLANI

canzoni selezionate dagli insegnanti dei corsi: ALESSANDRO BOZZI (Canto), STEFANO BAZZI (Chitarra) e SIMONE VIGNOLI (Batteria)

scenografie e organizzazione di CATERINA METTI  e ALESSANDRO BOZZI

con l’aiuto e la collaborazione di LAURA ROMANELLI, MARIA ANTONIETTA CIULLA e ILARIA LANDI

Ospiti della serata: the JAZZY VOICES ensemble

a seguire BUFFET di DOLCI home made





INGRESSO € 5 – ridotto con la tessera JAZZY € 3


 
Per realizzare l'immagine della Locandina mi affascinava l'idea che venisse percepito il senso della fragilità e della delicatezza, la donna e i papaveri, ma anche il senso della forza.



Infatti noi tutti conosciamo il papavero come un fiore molto delicato, dalla consistenza quasi impalpabile tanto sono vellutati i sui petali. 
E' un fiore che mi affascina, in quasi tutti i miei disegni ce n'è almeno uno, mi colpisce il loro colore così vivo, ed il fatto che crescano quasi come piante infestanti, ovunque possano trovarsi a loro agio.
Io che prendo spesso il treno li vedo crescere lungo le ferrovie, sui binari morti o al limite di quelli ancora attivi, quindi, malgrado la sua consistenza è un fiore piuttosto resistente, Forte. Talmente forte che riesce a dare colore alle guance e alle labbra di una donna, ad accendere un sorriso nel momento in cui la sua mente è attraversata da un pensiero, un pensiero come se fosse un treno che passa a bassa o ad alta velocità.