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lunedì 29 luglio 2013

"ma che sorpresa una rosa" il giornale prima si legge poi si dipinge

Babbo Riccardo fa i suoi bozzetti sui fogli di giornale vecchio, fa così da sempre, spesso s'incanta davanti al giornale chiuso, lo gira e comincia a disegnarci con la penna blu e il pennarello nero.

Poi un giorno ha deciso di dipingerci perfino!
Così ha prodotto una bella serie di lunghissime pagine messe in verticale a tema floreale.

A casa al mare dovevamo cambiare un mobile per la cucina, quelli a mega sportelloni dove metti una miriade di provviste, pasta, fette biscottate, biscotti...
E allora IKEA sia!
Compriamo un mobile che ha le ante scure, con un vetro davanti, con giusto lo spazio per inserire delle foto, dei biglietti, dei disegni, come una cornice per quadri...

E dal giornale fiorito e dal mobile IKEA nasce:






Il pezzo di legno che vedete sopra il mobile nuovo, è quasi un cimelio, penso che ormai abbia circa 12 anni, l'ho fatto da bambina e porta con se' tutta la fantasia e la voglia di sperimentare, l'ispirazione, e i sogni, che un bambino può fare solo facendo una passeggiata in riva al mare, cercando i tesori che la distesa azzurra fa approdare sulla spiaggia;
I vetri delle bottiglie di birra levigati dal mare erano i nostri smeraldi, quelli trasparenti diventavano bianchi opachi ed erano i nostri cristalli, ma solo nell'acqua, perché solo lì tornavano ad essere trasparenti, una venatura di giallo in un sasso era oro, le piastrelle decorate, rovine di casette in fondo al mare, e le conchiglie, quelle che trovavamo intere ce le buttavano le sirene durante la notte :)



domenica 28 luglio 2013

"L'Antonietta la va in campagna"

Il canto popolare  raccontava della contadina Marianna, Antonietta è stata la mia maestra all'asilo, adesso è andata in pensione, per questo la mando in campagna! Si rilasserà un po' :)

Il riferimento alla filastrocca non è casuale, infatti Antonietta insieme alle colleghe ha organizzato più di una volta feste scolastiche che richiamassero la campagna, il lavoro dei contadini, la vendemmia, la raccolta delle castagne, la produzione dell'olio.
E allora per un giorno diventavamo tutti dei contadini esperti, con pezzole in capo, cappelli alla cow boy, camice a quadri, sottanoni e rificolone, sotto gli occhi divertiti e un po' commossi dei genitori e dei nonni.



Per il suo pensionamento ho cercato di rappresentare il suo inizio come insegnante, tracciando una ricostruzione abbozzata della prima scuola dove ha lavorato.




Ho deciso di congedarla con un diploma, com'è nelle usanze della scuola, dove a conclusione della festa di fine anno ai bambini viene consegnato un diploma che li "abilita" ad accedere alla prima elementare.



l'immancabile decorazione in rilievo; in questo caso ho realizzato un fiore stilizzato su uno scampolo a pois, applicato su del cartoncino e fermato con una spilla da balia
Così ho diplomato la mia insegnante, non è una cosa che capita a tutti ;)


giovedì 25 luglio 2013

...rossi vellutati con un tondino nero nel centro...

Una delle prime spose che ho disegnato per i miei biglietti è stata quella dei papaveri;
a pochi giorni dal matrimonio sono stata contattata dalla mamma della sposa per fare un nuovo biglietto, questa volta da parte della famiglia e ovviamente anche da parte del loro gatto, Luna.
 
La mamma aveva già le idee chiare su quello che il biglietto doveva rappresentare e raffigurare, quindi stavolta non ho inventato niente, mi sono limitata a "riordinare" le idee e a dare loro forma.

Questa di fianco è la prima pagina del biglietto; in mezzo ai ritratti della famiglia ho ripetuto il tema dei papaveri, perché oltre all'aspetto cromatico e al bel contrasto che danno, ormai per me Selena è la sposa dei papaveri! ;)






















sulla seconda pagina una cornice di fiori dove scrivere la dedica


 




ecco gli auguri della micina Luna :)
 
E in chiusura, sul retro del biglietto, la sposa se ne va a bordo della moto del suo sposo sulla strada che hanno appena cominciato a tracciare.
Auguri! ;)
 
il link alla pagina del primo biglietto: http://dinventatierecuperati.blogspot.it/2013/05/papaveri.html
 


lunedì 22 luglio 2013

Le corone di fiori e "Bosco di rovo"

L'Estate si sa, è stagione di sposi...
Un'occasione importante come questa richiede un minimo di romanticismo, per questo ho deciso di realizzare questo biglietto con un altro stile, più fine, meno descrittivo e preciso, più abbozzato;
sperimentare fa sempre bene, ma in questo caso ha fatto proprio bene a me: disegnarlo e dipingerlo mi ha infuso tanta tranquillità, quasi fossi andata a scartare, eliminando le espressioni del viso e i tratti somatici, tutte le sovrastrutture che ci contraddistinguono, dando più importanza all'espressione del corpo, alla sua posizione, ai gesti compiuti attraverso questo.
E se è vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima, ho capito che anche i nostri gesti non accompagnati da un'espressione facciale, possono voler dire qualcosa.
Ho cercato di rappresentare un cammino, la tenerezza e la serenità.


Per questo biglietto, qua a fianco possiamo vedere la bozza con ombreggiature e colore appena accennato, ho illustrato gli sposi in chiave romantica, quasi come se fossero usciti da una simil epoca vittoriana in cui la sposa indossa i guanti e una piccola tiara che sorregge il velo, sull'abito, i cui colori richiamano quelli del lino, sono posti dei fiorellini freschi, la consistenza è velata e leggera quasi a rievocare la mussolina.
Allo sposo ho donato un bastone da passeggio e un'aria rassicurante e autoritaria.

La corona di fiori completa il quadro in maniera perfetta. L'idea e il messaggio a questo punto hanno preso forma.

Mi soffermo un attimo sulla corona di fiori perché è doveroso.
L'ispirazione rupestre è scaturita dalle storie che leggevo da piccola e dalle illustrazioni che le accompagnavano, in questo caso, Jill Barklem, autrice e illustratrice di Boscodirovo, è stata una vera e propria musa.http://en.wikipedia.org/wiki/Jill_Barklem


Questo è il biglietto finito, sempre accompagnato da un nastro per la chiusura  e tanti auguri per gli sposi anche da parte mia
 


un particolare all'interno del biglietto