Un'occasione importante come questa richiede un minimo di romanticismo, per questo ho deciso di realizzare questo biglietto con un altro stile, più fine, meno descrittivo e preciso, più abbozzato;
sperimentare fa sempre bene, ma in questo caso ha fatto proprio bene a me: disegnarlo e dipingerlo mi ha infuso tanta tranquillità, quasi fossi andata a scartare, eliminando le espressioni del viso e i tratti somatici, tutte le sovrastrutture che ci contraddistinguono, dando più importanza all'espressione del corpo, alla sua posizione, ai gesti compiuti attraverso questo.
E se è vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima, ho capito che anche i nostri gesti non accompagnati da un'espressione facciale, possono voler dire qualcosa.
Ho cercato di rappresentare un cammino, la tenerezza e la serenità.
Per questo biglietto, qua a fianco possiamo vedere la bozza con ombreggiature e colore appena accennato, ho illustrato gli sposi in chiave romantica, quasi come se fossero usciti da una simil epoca vittoriana in cui la sposa indossa i guanti e una piccola tiara che sorregge il velo, sull'abito, i cui colori richiamano quelli del lino, sono posti dei fiorellini freschi, la consistenza è velata e leggera quasi a rievocare la mussolina.
Allo sposo ho donato un bastone da passeggio e un'aria rassicurante e autoritaria.
La corona di fiori completa il quadro in maniera perfetta. L'idea e il messaggio a questo punto hanno preso forma.
Mi soffermo un attimo sulla corona di fiori perché è doveroso.
L'ispirazione rupestre è scaturita dalle storie che leggevo da piccola e dalle illustrazioni che le accompagnavano, in questo caso, Jill Barklem, autrice e illustratrice di Boscodirovo, è stata una vera e propria musa.http://en.wikipedia.org/wiki/Jill_Barklem
Questo è il biglietto finito, sempre accompagnato da un nastro per la chiusura e tanti auguri per gli sposi anche da parte mia |
un particolare all'interno del biglietto |
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