Guardando le casine delle Fate che ha realizzato babbo
Riccardo ha cominciato a farsi strada in me l’idea di realizzare un dolce che
le accompagnasse bene.
Le casine delle Fate sono oggetti ornamentali, come si vede
nella foto, ma portano con se’, perlomeno per quanto mi riguarda, un grosso “bagaglio
immaginifico” ( se può di’???).
Bello leggere “Peter Pan nei giardini di
Kensington” con un dolcetto così in mano, un dolcetto che sa di esotico, ma che
ricorda così tanto il nostro “limone” mediterraneo; tanto per far capire, che “l’avventura” si
trova anche in un limone, se si ha la sensibilità giusta per sentirla.
Cosa c'entra l’esotico con le Fate?
Principalmente il Mondo Fantastico e la ricerca dell’ “Esotismo”
(caratteristica letteraria sviluppata già prima di M. Barry) sta a significare non solo la
ricerca d’evasione da una realtà che non ci appartiene e nella quale non
riusciamo ad esprimerci e a realizzarci, ma nel caso più specifico di Peter
Pan, il Mondo Fantastico si apre nel giardino dietro l’angolo e rappresenta un
passaggio, naturale e biologico dell’essere umano, ma allo stesso tempo un
passaggio interiore che si concretizza nello sviluppo e nella formazione dell’identità.
illustrazioni di Arthur Rackham altre sue stampe qui |
Ma adesso veniamo alle tortine!
Ingredienti:
per la Pasta Frolla croccante: (è una rivisitazione della frolla
utilizzata per una crostata da Cavoletto di Bruxelles qui il link alla sua ricetta)
250g di farina
125g di burro non troppo freddo
2 tuorli
2 cucchiaini (o più) di acqua fredda
100g di zucchero
Per la crema pasticcera allo zenzero:
3 tuorli
3 cucchiai rasi di zucchero
3 bicchieri di latte
3 cucchiai di farina (o 2 e ¼ di fecola di patate)
Un pezzetto di zenzero grattato finemente
Altri ingredienti:
farina di cocco
zenzero grattato
acqua
zucchero
fragole
zucchero di canna
Per prima cosa grattare la radice di zenzero finemente, fino
ad ottenerne un cucchiaio raso.
In una padella antiaderente versare lo zenzero, e circa 16
cucchiai d’acqua, e 8 di zucchero e far sobbollire, non deve caramellare, deve
solo sciropparsi, quindi, nel caso il liquido si ritirasse troppo, aggiungere
un po’ di acqua. Lasciar raffreddare.
Adesso va preparata la pasta frolla; col procedimento
classico, sbriciolare il burro con la farina, poi aggiungere le uova e da
ultimo l’acqua fredda (q.b).
L’acqua fredda in questo caso contribuisce a rendere la
frolla più croccante.
Fare una palla, avvolgerla nella pellicola e far riposare in
frigorifero una mezz’ora.
Ora preparare la crema: mettere a bollire il latte, a fuoco
basso, con un cucchiaino di zenzero grattato, nel frattempo sbattere le uova
con lo zucchero a aggiungervi la farina setacciata; quando il latte sta per
bollire, togliere dal fuoco e versarvi a filo il composto delle uova mescolando
velocemente con la frusta, dopodiché rimettere sul fuoco continuando a
mescolare velocemente.
Una volta pronta, trasferire in una bacinella per
facilitarne il raffreddamento, cospargerla con lo zucchero e coprirla con la pellicola
(deve stare aderente).
A questo punto, spianare la frolla, e foderare gli stampini
da tartelletta, bucherellare con la forchetta e, con gli albumi rimasti
spennellare (servirà a dare croccantezza al guscio). Mettere in frigo.
Alla crema aggiungere un cucchiaio di farina di cocco e
mescolare bene.
Trasferire la crema nelle tartellette, cospargere con cocco
e zucchero di canna e cuocere in forno a 180° i primi 5 minuti con modalità
statica (sopra-sotto), successivamente impostare sul ventilato, ricordandosi che
questa modalità alza la temperatura del forno, quindi abbassarla di 10°
perlomeno.
Quando le tartellette saranno ben cotte e lo zucchero sopra
si sarà brunito, tirarle fuori dal forno per raffreddarle, e appena sarà
possibile tirarle fuori anche dagli stampini.
A parte lavare e tagliare le fragole in 4.
Disporre le fragole sulla tartellette, e lucidarle,
servendosi di un pennello da cucina, con lo sciroppino allo zenzero preparato
all’inizio, poi spolverare con il cocco.
Mi sono immaginata che queste tortine fossero perfette
mangiate con le amiche di fronte ad una tazza di tè ;)
Qui vi riporto il consiglio prezioso che mi ha dato la mia amica Claudia:
"Cara
Caterina, la ricetta mi fa venire l'acquolina in bocca. Vorrei farti una
proposta: quando prepari la prossima volta la ricetta, invece del burro, usa il
ghee, cioè il burro chiarificato (il burro viene bollito, eliminando le
proteine animali e la parte acquosa): cambia completamente proprietà, non
aumenta il Colesterolo, stimola il fuoco digestivo e migliora la freschezza
della carnagione e la luminosità cutanea, agisce da afrodisiaco.
Non
so, ma poi è anche molto buono, ha un aroma particolare....da burro cotto e
vaniglia.
E
solo un suggerimento. Ho visto che ci sono il ginger, re delle spezie, e il
cocco, sempre buono ma particolarmente adatto a rinfrescare mente e corpo. Il
ginger, chiamato anche zenzero, è un rizoma asiatico, portatore di tante proprietà
benefiche che trova applicazione in tutte le cucine tradizionali asiatiche, e
si sta facendo conoscere anche qui in Europa. Ha un sapore amaro e piccante ed
è un ottimo rimedio per contrastare l’arrivo di influenze e raffreddori. Come
il ghee, è ottimo per ridurre il colesterolo “cattivo”. Nell’Ayurveda la buona
digestione è il fondamento per una buona salute. Siccome il ginger ha un sapore
dolce nella seconda fase della digestione, quella non percepibile dal gusto,
non disturba persone che hanno tanto calore nel corpo, anzi, il ginger ha un
effetto rinfrescante sul organismo, nonostante stimoli il fuoco digestivo.
Mettere
il burro tagliato a pezzi da 100 gr. Si scioglie a fuoco moderato e quando è
sciolto, si alza il fuoco e si porta ad ebollizione. Appena la superficie è
coperta di schiuma, mescolare delicatamente e abbassare il calore al minimo.
Lasciare sobbollire indisturbato, senza coprire, finché il sedimento sul fondo
della pentola passa da un colore bianco a un colore dorato, e il ghee diventa
trasparente. Si filtra con un panno di cotone molto sottile. Importante: usare
burro biologico!!!
Claudia Brebeck
http://www.artandayurveda.com/
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