Ingredienti per 4 persone:
4 fette di petto di pollo, o 6 cosce disossate;
250ml di latte di cocco
1 limone bio
1 cucchiaio di curry
1 cucchiaino raso di curcuma
Peperoncino in polvere q.b.
Radice di zenzero grattata q.b
Maizena q.b
1 pentolino di brodo vegetale
6 peperoncini verdi dolci
160g di spaghetti di riso
1 porro
Olio, sale, salsa di soia
Per prima cosa, prendere il pollo, tagliarlo a striscioline
e passarlo nella maizena; scuoterlo bene e saltare in padella con un filo d’olio;
quando avrà formato una bella crosticina colorita va tolto dalla padella.
Tenere in caldo del brodo vegetale.
Nella stessa padella adesso soffriggere a fuoco lento,
aggiungendo un po’ di olio se non ne è rimasto abbastanza dalla precedente
cottura del pollo, il porro tagliato a fettine sottilissime, poi aggiungervi i
peperoncini verdi, tagliati anch’essi sottilissimi.
A parte pulire la radice di zenzero e grattarla; la quantità
è a gusto personale.
Lavare il limone e grattarne la scorza.
A questo punto, quando i peperoni e i porri si saranno
appassiti, versare il latte di cocco, far prendere il bollore e poi abbassare
la fiamma al minimo. Aggiungervi adesso
il curry, la curcuma e il peperoncino.
Se il composto si ritira troppo allungare col brodo
vegetale.
Portare ad ebollizione l’acqua e nel frattempo in un’altra
padella, rovente, mettere il pollo precedentemente cotto e sfumarlo con la salsa
di soia; quando quest’ultima si sarà ritirata bene lasciando il pollo ben “laccato”,
trasferirlo nella padella grande con il resto del condimento (è carino lasciare
qualche bocconcino per guarnire alla fine insieme a delle fettine di
peperoncino crudo).
L’acqua ha raggiunto l’ebollizione, salarla, spegnerla e immergere
gli spaghetti di riso (di solito stanno in infusione dai 4 ai 5 minuti).
Aggiungere adesso, la scorza di limone e lo zenzero,
decidere se condire gli spaghettini “asciutti” o in “zuppetta”, nel secondo
caso, prima di aggiustare di sale, aggiungere altro brodo vegetale.
Condire e servire in delle ciotole alte e strette…se poi si
sapessero mangiare con le bacchette saremmo proprio fighissimi… in alternativa
ci accontentiamo della nostra italianissima “ARRICCIASPICCIA”, comunemente
chiamata: Forchetta!
C.
Oops
RispondiEliminaa parte la ricetta orientale, che mi piace, scopro ora il significato di arricciaspiccia...
:-)
grazie!
Ciao Gaia!
RispondiEliminatutta "teoria Disneyana applicata"! La Sirenetta insegna! ;)